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Informazioni principali su Crotone
Crotone Città portuale, capoluogo di provincia della Calabria; è situata su un promontorio della costa del mar Ionio, nella vasta regione collinare del Marchesato. Crotone è il maggiore porto e il più importante centro industriale della Calabria, con notevoli impianti elettrochimici (produzione di fertilizzanti azotati, acido solforico, ammoniaca, zinco, cadmio) e stabilimenti alimentari, del legno e della ceramica. La provincia, che comprende 27 comuni, è prevalentemente dedita all’agricoltura (cereali, ulivo, vite).
Crotone attrae i suoi visitatori per le sue splendide coste che si protendono nello Jonio con le rocce di Capo Colonna.
Tra modernità e angoli di storia Crotone fa rivivere il mito della sua ricchezza della bellezza delle sue donne e della cultura del suo popolo che rimanda ai tempi di Milone, di Pitagora e di Alcmeone ed al mito di Zeusi.
La città, il cui centro storico di impianto medievale è ancora in parte cinto da mura di varie epoche, conserva nel Museo archeologico statale notevoli reperti greci provenienti dal santuario di Era Lacinia, un complesso di edifici che sorgeva sul promontorio Lacinio, oggi detto Capo Colonna perché del tempio dorico (VI o V secolo a.C.) dedicato alla dea resta solo una colonna con il basamento. Altri notevoli monumenti sono, fra l’altro, il Castello (1541), voluto dal viceré di Napoli per la difesa contro i turchi, e il Duomo, dei secoli XVI-XVIII.
Storia
Fondata da coloni achei verso il 710 a.C., l’antica Króton estese il suo territorio lungo la costa calabra, giungendo a conquistare Sibari e fondando le colonie di Scillezio e Caulonia. Nella seconda metà del VI secolo a.C. ospitò il filosofo e matematico greco Pitagora, la cui attività culturale contribuì a rendere la città il più importante e potente centro della Magna Grecia.
Nel 277 a.C. fu quindi conquistata dai romani che, nel 194 a.C., vi stabilirono una colonia, con la quale iniziò la sua decadenza. Durante il Medioevo fu nuovamente un centro importante, grazie alla sua posizione strategica: divenne una piazzaforte bizantina e si sviluppò successivamente sotto i normanni, che ne ricostruirono le mura e ne migliorarono il porto; ma in seguito ebbe solo ruoli di rilievo storico locale.
Passata sotto gli angioini, nel 1284 divenne feudo dei Ruffo, conti di Catanzaro, che ne svilupparono l’attività di porto e di centro commerciale, frequentato anche da mercanti veneziani. Incorporata nel XV secolo nel Demanio regio, decadde ancora fra il XVII e il XVIII secolo a causa di lotte interne e della malaria che infestava la zona. Passata sotto i Borbone, seguì da allora le sorti politiche della regione.
Cosa visitare a Crotone, chiese, monumenti, musei e luoghi di interesse turistico
Chiese
Chiesa di Santa Chiara
Il monastero di S. Chiara ospitò fin dall’inizio l’ordine delle Clarisse, fondato dalla nobile S. Chiara di Assisi nel 1212 e dalla quale prese il nome. Attualmente all’interno di una parte del Monastero prendono posto gli uffici tecnici del Comune di Crotone, mentre la restante parte, che ospita tra l’altro il chiostro rinascimentale, è di proprietà della Curia che lo tiene praticamente chiuso.
Centri storici
Il Centro Storico di Crotone si trova in posizione rialzata, grazie all’altura del colle Cavaliere, e sul punto più elevato, quello dove era stata eretta l’Acropoli sorge un possente Castello Normanno a pianta poligonale, dominata da due torrioni cilindrici e due bastioni angolari.
Una cinta di mura, di età cinquecentesca circonda tutto il centro, e i bastioni costruiti a suo tempo dagli spagnoli, posseggono ancor oggi un buon stato di conservazione. Vicino al Castello si trova il Museo Archeologico Nazionale, e questo è un luogo da non perdere se volete approfondire la lunga storia di Crotone, e dei vicini insediamenti di Capo Colonna, legati la celebre tempio di Hera Lacinia.
Da segnalare in centro anche il Duomo e l’adiacente Palazzo Vescovile che insieme formano un elegante complesso architettonico di età compresa tra il 16° e 17° secolo. Dentro la chiesa è custodita la venerata Madonna nera di Capo Colonna, di chiari influssi bizantineggianti.
Monumenti
Duomo di Crotone
Innalzato nel XVI sec., ma integralmente ricostruito nel XVII e XVIII sec. . La facciata è di gusto classicheggiante, con l’interno a tre navate.
Nel suo interno si custodisce una fonte battesimale del XIV sec. e una tavola bizantineggiante con l’immagine di una Madonna nera, detta Madonna di Capo Colonna, che la tradizione dice portata dall’Oriente nei primi anni del cristianesimo.
Musei
Antiquarium di Torre Nao
L’Antiquarium, chiuso da tempo per lavori di restauro, è ospitato nella Torre Nao, edificata nel XVI secolo per l’avvistamento delle navi. La raccolta comprende ceramiche, oggetti in bronzo e altri materiali di vario genere che facevano parte del carico di una nave romana proveniente dall’Asia Minore nel III secolo d.C. , recuperato nei fondali di Punta Scifo.
Museo Archeologico Nazionale
Di recente realizzazione (1968), il museo ha raccolto il materiale della vecchia collezione civica, che raccoglieva pezzi pertinenti ai maggiori centri di tutta l’area magno-greca e provenienti non da scavi ufficiali, ma dal mercato antiquario. Si è in seguito arricchito con i reperti degli scavi operati in città e nelle necropoli negli ultimi anni.
Accanto a materiali del neolitico, come asce di pietra, raschiatoi di ossidiana provenienti da Policastro, e dell’Età del Ferro, come brocche con collo rigonfio, fibule di varia foggia, strumenti musicali a corda provenienti dalle tombe di Cirò, nel museo sono conservati pezzi di estrema rilevanza.
Tra essi, per l’età arcaica, vari unguentari corinzi, frammenti di un vaso attico a figure nere, di un vaso calcidese, ceramica da vari centri della Lucania, vasi apuli a figure rosse, un piattello etrusco.
Numeroso il materiale da Crotone: materiale d’età neolitica, un’antefissa arcaica a testa di Gorgone, una testa di giovinetto in terracotta, un’arula con Ercole in lotta con i Centauri, rilievi votivi, ceramica a figure rosse, oscilla e bronzetti di Ercole in assalto con leontè.
Particolarmente interessanti un cippo confinario con la numerazione “29” in greco, ed un puntale in bronzo con l’iscrizione “Acanthropos figlio di Teognide”.
Spicca per interesse la sezione dedicata alla documentazione del Santuario di Hera al Capo Colonna (il Lacinion): del santuario, che ebbe un’enorme importanza e fu addirittura la sede della lega italiota fino al trasferimento del centro federale a Taranto, è esposta la messe degli oggetti votivi ed alcuni frammenti di decorazioni architettoniche in marmo e terracotta e frammenti di sculture, tutto d’età arcaica.
Inoltre il cippo iscritto che dichiara l’appartenenza del santuario ad “Hera Eleytheria”; e il gruppo scultoreo d’età romana di Eros e Psyche rinvenuto in mare a Capo Colonna, e la dedica in latino ad Era Lacinia. Molto interessanti pure le sezioni che presentano i materiali degli altri santuari della zona, come quello di Apollo Aleo di Cirò (Punta Alice, promontorio di Crimissa), e del tempio dorico di Caulonia e da un area di culto da Punta Stilo.
Museo Archeologico Statale Crotone
Fu aperto al pubblico nel 1968 a partire dal materiale della precedente collezione civica, esposta per alcuni decenni nel museo civico di Crotone, con pezzi significativi di tutta l’area della Magna Graecia. Il nucleo originario era stato composto da materiale proveniente da scavi non ufficiali e dal mercato antiquario; solo in seguito vi confluirono vari reperti provenienti da scavi realizzati in città, nelle necropoli e negli insediamenti del territorio. Attualmente è diretto dall’archeologo Domenico Marino.
Il museo espone materiali a partire dall’epoca neolitica, come le asce di pietra e raschiatoi di ossidiana da Petilia Policastro; rilevante il frammento di ceramica minoica-micenea (TE I-II / TM I A)da Capo Piccolo; sempre alla sezione preistorica, ma all’età del ferro, appartengono le brocche dal collo rigonfio, le fibule di varia foggia e i rari strumenti, trovati nelle tombe di Cirò.
Di grande importanza le due asce a margini rialzati dell’antica età del bronzo provenienti da Roccabernarda/Petilia Policastro ed i ripostigli, databili all’età del bronzo finale e all’età del ferro, di asce e manufatti in bronzo da Cirò e dal territorio a sud di Crotone.
L’epoca greca è documentata con molti reperti. Dell’epoca arcaica sono i vasi unguentari corinzi e vari frammenti ceramici: di un vaso attico a figure nere, di un vaso calcidese, ecc. Altre ceramiche provengono da vari centri della Lucania, dall’Apulia e dall’Etruria (piattello).
Da Crotone provengono vari materiali preistorici e protostorici, un’antefissa arcaica con testa di Gorgone, una testa fittile di giovinetto, un piccolo altare con Ercole in lotta con i Centauri, vari rilievi votivi, della ceramica a figure rosse, un oscillum e dei bronzetti di Ercole in assalto con indosso la leontè.
Un cippo confinario con la numerazione “29” è scritto in greco, mentre due puntali in bronzo recano le iscrizioni “Acanthropos figlio di Teognide” e “Eschilo figlio di Echesteneto”.
Dall’area urbana di Crotone proviene un rilievo a carattere votivo, scolpito su una lastra in marmo di Nasso, raffigurante, probabilmente, la dea Hera a colloquio con un’altra figura femminile, forse la personificazione della città stessa .
Un’intera sezione è dedicata ai reperti dal santuario di Hera al Capo Colonna: tra gli oggetti esposti numerosi oggetti votivi, frammenti di decorazioni architettoniche in marmo e terracotta e frammenti di sculture. Un cippo con iscrizione attribuisce il santuario a Hera Eleytheria.
Vi è esposto anche il “tesoro di Hera”, rinvenuto nell’edificio B dell’Heraion e comprendente, tra l’altro, un diadema aureo, un pendaglio da cinturone di produzione indigena ed una navicella nuragica.
Tra i reperti di epoca romana sono il gruppo scultoreo di Eros e Psyche, dal carico di marmi naufragato a Punta Scifo, e la dedica latina del santuario a Era Lacinia. Altre sezioni documentano gli altri santuari della zona: quello di Apollo Aleo a Krimisa (Punta Alice a Cirò Marina), il tempio dorico di Caulonia e un’area di culto a Punta Stilo.
Reperti di età medioevale, provenienti dal territorio comunale, sono esposti nei locali della caserma Sottocampana (ex museo civico di Crotone), nel castello di Carlo V.
Museo Civico Crotone
Il museo, allestito presso il Castello Aragonese, comprende una sezione araldica, tra cui si segnala lo stemma e il frammento con le insegne della famiglia Ruffo, che con alterne vicende fu feudataria di Crotone fino al 1531.
Un’armeria che conserva cannoni, pezzi di artiglieria da naviglio in bronzo recuperati nelle acque crotonese e armi bianche del XVIII-XIX secolo; una sezione ceramica con reperti ritrovati durante i lavori di restauro nel complesso monastico di S. Chiara e nel Castello: si tratta soprattutto di frammenti ceramici pertinenti a stoviglie di uso comune di fattura meridionale.
Un’altra sezione conserva una raccolta di stampe e foto del periodo compreso tra la fine del secolo scorso e il 1950. Infine, la sezione del costume medievale che comprende 52 abiti di principi, dignitari, cortigiani, popolani, artigiani e religiosi.
Museo Provinciale d’Arte contemporanea
Il museo è ospitato nelle sale dell’ottocentesco palazzo Fonte-Calojro e si pone come obiettivo la costruzione di una collezione permanente con opere che documentano le tendenze dell’arte italiana dal dopoguerra ai nostri giorni e la presentazione di rassegne dedicate all’arte contemporanea.
Tra gli artisti presenti nella collezione permanente: Carla Accardi con Violablu n.2 del 1961, Nicola Carrino con Costruttivo Kroton 98 realizzato appositamente per Crotone, Mimmo Rotella con il decollage Pazzo per le donne che faceva parte del ciclo storico delle affiche del cinema, Giuseppe Uncini, Hidetoshi Nagasawa, Vettor Pisani, Bruno Ceccobelli, Nino Longobardi, Claudio Verna, Ferdinando Fedele, Serafino Maiorano, Alfredo Pirri, Giuseppe Pulvirenti e Ascanio Renda.
Recentemente acquisite quarantadue tele di Arnaldo Mori, artista crotonese di fama internazionale.Al momento è in corso di trasferimento della sede e le opere sono state spostate nel castello di Santa Severina.
Pinacoteca Civica Crotone
La Pinacoteca è una sezione distaccata del Museo Civico ospitato nel Castello Aragonese e riunisce una raccolta di dipinti di scuola napoletana della seconda metà del XIX secolo, opere del Futurismo e dell’Avanguardia (XX sec) e una selezione di opere di giovani artisti contemporanei.
Eventi e Manifestazioni a Crotone
Ad aprile si svolge la manifestazione StraCrotone. Da non perdere l’appuntamento di maggio con la Festa della Madonna di Capo Colonna, che si svolge vicino al Santuario di Hera Lacinia. A luglio si tiene il Festival della Magna Grecia, mentre ad agosto appuntamento per il Carnevale Magno Greco.
Come raggiungere Crotone
Crotone si raggiunge facilmente in automobile. La città sorge all’incrocio di due importanti strade statali calabresi la SS 106 e la SS 107, cioè la ionica e la Silana. In auto, per chi provenie dal versante tirrenico, si può utilizzare l’autostrada Salerno – Reggio Calabria ed uscire presso Cosenza nord.
Da qui si può proseguire lungo la superstrarda della Sila (SS 107) attraversando meravigliosi di montagna, specie nei pressi del Valico Sierra del Fiego, per un totale di strada di circa 82 km. In alternativa si può uscire, per chi arriva da nord, a Spezzano Albanese, e poi seguire le indicazioni per la Statale Ionica 106 che si percorre per circa 112 km prima di giungere a destinazione.
In aereo si può utilizzare il vicino aeroporto S. Anna che dista appena 12 Km a sud di Crotone, oppure utilizzare il treno, con la stazione che rimane ad ovest del centro cittadino.