Cirò Marina è un comune di 14.821 abitanti della provincia di Crotone, il più densamente popolato (361 abitanti/kmq) della provincia. Fino al 1952 ha fatto parte del comune di Cirò. Il paese è noto per la ricchezza di ottimi vigneti composti dal vitigno Gaglioppo da dove si ricava il Cirò DOC e per le Clementine di Calabria, prodotto IGP. Cirò Marina è Città del Vino dal 2000.
Per la recente origine, 1952, l'agglomerato urbano del popoloso paese non ha un nucleo storico vero e proprio, ma sono presenti all'interno del tessuto urbano e nella campagna significative presenze architettoniche quali resti della Torre Nuova sul Lipuda, Casa Taverna, il palazzo Porti, sede del costituendo Museo archeologico, casa Sculco, casa Saverona e altre residenze rurali che, circondati da vigneti, aranceti e oliveti, costituivano l'originario e caratteristico paesaggio del giardino mediterraneo.
A dominio del sottostante paese è la residenza fortificata del Principe Carafa, oggi Sabatini. In prossimità di Punta Alice, tra estese e larghe spiagge e fitte boscaglie, vi sono i resti del santuario di Apollo Aleo in contrada S. Petroso o Isola di S. Pietro: edificio di culto dell'antica colonia magno greca, identificato dal noto archeologo Paolo Orsi nel 1921. L’edificio era in stile dorico, ascrivibile al V sec. a.C.. Sono visibili alcune parti del naos. Dominano il paesaggio i mercati turchi, con annesso l'eremo di Madonna di mare, e la Torre cinquecentesca.
Un beneficio religioso di origine settecentesca venne creato in località oggi denominata Madonna di Mare, per iniziativa dei feudatari principi di Tarsia. Essi ottennero un real diploma e la possibilità di tenervi una fiera