Cariati è una bellissima cittadina piena di arte e storia posta su un colle che si specchia nel mar Jonio. Il caratteristico centro storico, dalle tortuose stradine, conserva ancora l'aspetto di una fortificazione medioevale, con una cinta muraria intatta, composta da otto torri affacciate sul mare che rendono Cariati, anche per questo, unica nel suo genere in Calabria e nel meridione.
La cittadina fu abitata tra il IV ed il III secolo a .C. da genti brezie, popolazione dedita all’agricoltura ed alla pastorizia. L'origine di Cariati è molto remota; l'indubbia antichità è testimoniata dai resti archeologici di età prei-protostorica e classica, che all'inizio di questo secolo sono stati ritrovati nelle vicinanze della cittadina. Vicino alle mura di Cariati, sono trovati avanzi fittili e varia suppellettile, come ruderi di antiche abitazioni, grosse anfore grezze, monete di origine metapontina, crotoniana e romana.
Lungo il corso principale della cittadina si affacciano il Palazzo del Seminario, edificato nel XVII secolo, il Palazzo Vescovile, che nel 1865 fu la residenza dei vescovi di Cariati, la Chiesa Cattedrale risalente al quattrocento, ove è custodito un prezioso coro ligneo intagliato risalente al sec XVIII. All'esterno della cinta muraria si trova il monumento più importante di Cariati, la Chiesa degli Osservanti denominata anche chiesa di Santa Filomena del XV secolo.
Alla base della collina, verso mare, in località Salto, vale la pena visitare i resti dell'antica tomba brezia risalente al 330 a.C. rinvenuta nel 1978. Si tratta di una tomba a camera sotterranea decorata con intonaci in cui sono stati rinvenuti gli ornamenti di un guerriero brezio che era il capo della comunità locale. Il suo ricco corredo composto da corazza anatomica in bronzo, elmo, cinturoni, lance e spada in ferro, recipiente potorio in argento, vasi italioti a figure rosse, un'anfora greco-italica e una corona di bronzo dorato con particolari in terracotta dorata è ora custodito presso il Museo Nazionale di Sibari (distante circa 60 km da Cariati).
Sul litorale si trova la parte più moderna di Cariati, la Marina, rinomata località balneare, centro turistico e di pesca con un moderno lungomare dove si può gustare il pesce locale e con un porto dalle caratteristiche adeguate al turismo nautico e all'approdo di battelli da diporto. La sede vescovile diCariati fu istituita nel 1437, sotto il pontificato di papa Eugenio IV in seguito a una istanza presentata dalla principessa Covella Ruffo (all'epoca feudataria della cittadina jonica).
La diocesi cariatese comprendeva inizialmente i centri di Scala Coeli, San Morello e Terravecchia. Nel 1575 papa Gregorio XIII, dopo una lunga disputa tra le diocesi di Santa Severina e di Rossano, assegnò la Chiesa di Cariati alla giurisdizione di Santa Severina (di cui già faceva parteCerenzia). Dopo qualche tempo fu unita all'antica diocesi di Cerenzia. Nel 1818 papa Pio VII e re Ferdinando di Borbone firmarono un Concordato con il quale la città diventò capoluogo di una nuova diocesi (nata dalla soppressione di quelle di Cerenzia, Strongoli e Umbriatico).
Nasceva così la nuova diocesi di Cariati, con un territorio molto esteso che comprendeva ben 20 paesi, in gran parte ricadenti in quella che è oggi la provincia di Crotone. Il 4 aprile 1979 papa Giovanni Paolo II, col decreto "Quo aptius" smembrò la diocesi di Cariati e unì a quella di Crotone i paesi che gravitavano nella vecchia provincia di Catanzaro (ora Crotone) e a quella di Rossano i centri della provincia di Cosenza (Terravecchia,Cariati, Scala Coeli). L'unione venne ufficializzata nel 1986.