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Morano Calabro, informazioni turistiche

Morano è un paese d’antichissima origine, fondata dai primi Gentili, distrutta e riedificata ai tempi del paganesimo. Ad epoca romana risalgono i toponimi di Muranum e di Summuranum, da cui deriva l’attuale denominazione del paese. È ricordato per la prima volta col nome di “Muranum” in un’antica pietra miliare del II secolo a.C. (132 a.C.) reperita a Polla, nel Vallo di Diano.

Nel lapis Pollae, Muranum risulta stazione della Regio-Capuam, antica via consolare romana, comunemente conosciuta come Popilia-Annia. Successivamente, nel cosiddetto Itinerario di Antonino (II sec. d. C.) e nella Tabula Peutingeriana (III sec. d. C.), appare con il nome di Summuranum.

All’epoca Romana risalgono i resti di un antico fortilizio, sui quali, in età normanno-sveva (1100-1200), sorse in cima al colle su cui si erge Morano, il nucleo originario del Castello. Nell’età medievale Morano fu feudo di Apollonio Morano, dei Fasanella ed Antonello Fuscaldo, il Castello appartenne nel XIV secolo ai Sanseverino di Bisignano feudatari di Morano, i quali lo ampliarono tra il 1515 e il 1545; nel 1614 veniva quindi alienato agli Spinelli principi di Scalea , proprietari fino al 1806. L’appellativo di Calabro venne aggiunto con un decreto di Vittorio Emanuele II del giugno 1863, per distinguerlo da Morano sul Po.

Nel 2003 Morano riceve la “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano, sempre nello stesso anno entra a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.

Le tradizioni gastronomiche di Morano Calabro

Morano vuol dire formaggi: caciocavallo, mozzarella, treccia, ricotta, pecorino, tutti derivanti dalla lavorazione artigianale del latte di pecora autoctona.
Oltre agli insaccati di maiale, bisogna gustare la pasta fatta in casa: la scelta è tra cavateddri (gnocchi), rascateddri (maccheroni con sugo di salsiccia), lagane (tagliolini) con fagioli o ceci.
Tra i piatti esclusivi di Morano c’è lo stoccu e pateni, stoccafisso con patate e peperoni secchi.

Cosa visitare a Morano Calabro, musei e luoghi di interesse turistico

Centro Studi Naturalistici del Pollino il Nibbio

Raccolta di specie faunistiche

Museo di storia dell’agricoltura e pastorizia

Il museo ha sede nel Palazzo Salmena. É un museo di storia della cultura materiale, nato a metà degli anni Ottanta del XX secolo dall’ampliamento della mostra storica Contadini e pastori a Morano tra passato e presente, progettata e realizzata qualche anno prima da Francesco Mainieri in collaborazione con il locale Gruppo di animazione culturale e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune.

É un museo particolarissimo, che si presta ad una fruizione altrettanto particolare, costruito com’è, oltre che sull’esposizione di reperti materiali, sulla presentazione di materiali d’archivio, fonti scritte, carte dei luoghi, fotografie d’epoca, che talvolta integrano la lettura dei reperti, ma talaltra – ed è il caso più frequente – assumono un loro autonomo significato documentale e museale.

Il museo, e ancor prima la mostra, sono nati da una ricerca interdisciplinare, generata dall’esigenza di promuovere una riflessione, non estemporanea ma sostenuta da un’adeguata documentazione, sulla realtà agro-pastorale del passato nell’area moranese e in quella del Pollino, che fosse capace di ricostruirne i tratti peculiari e coglierne i valori più autentici.

Ricchissima la collezione, costituita da testimonianze di diversa natura, tutte di grandissimo interesse storico e documentale.Un valore prioritario hanno assunto, nella ricerca, il reperimento e la raccolta degli oggetti: attrezzi e strumenti da lavoro, utensili d’uso domestico, ecc. Quando essa ebbe inizio, era in un certo senso già tardi, essendo molti oggetti già scomparsi.

Era tuttavia possibile reperirne e metterne in salvo ancora parecchi, scovandoli con pazienza e tenacia non solo nel piccolo centro ma anche in altri paesi della zona. Decisiva la disponibilità dimostrata da non pochi contadini e pastori, che hanno fornito, insieme agli oggetti, informazioni preziosissime, senza le quali non sarebbe stato possibile elaborare i testi illustrativi che accompagnano l’esposizione.

Per assicurare una rigorosa contestualizzazione, la raccolta dei materiali è stata integrata con l’analisi storica del contesto naturale ed agrario e la considerazione dei fattori più propriamente economico-sociali, quali la composizione e la dinamica della popolazione occupata in agricoltura, l’assetto della proprietà agraria, le forme di conduzione della terra e del bestiame, ecc.

Eventi e manifestazioni a Morano Calabro

Periodo primaverile

20 Maggio – Fiera di San Bernardino da Siena
Fiera settori vari.


Periodo estivo

15 Luglio – Festività Madonna del Carmine
Fiera settori vari.

10 Settembre – Festa della Madonna della Sanità
Fiera settori vari.

Foto di Morano Calabro

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